Vendite telematiche, il Cndcec sottolinea le criticità della riforma
Ad un anno di distanza dall’entrata in vigore delle nuove modalità di vendita telematica, i commercialisti sottolineano alcune criticità della riforma.
Da un sondaggio effettuato presso gli iscritti, infatti, il Cndcec ha tracciato un bilancio del primo anno di applicazione della nuova normativa.
“Al momento – affermano i due Consiglieri nazionali delegati alle funzioni giudiziarie, Valeria Giancola e Giuseppe Tedesco – la realizzazione dell’obiettivo di garantire trasparenza, semplificazione, efficacia, sicurezza, esattezza e regolarità delle gare telematiche sembra lontana. La frammentazione del processo informatico tra differenti “attori” che a loro volta operano con sistemi complessi, diversificati e poco intuitivi per l’utente, nonché la scarsa conoscenza degli strumenti informatici non sembrano aver agevolato la diffusione delle nuove regole”.
Il sondaggio, infatti, sembra confermare le criticità che la categoria aveva rappresentato alle istituzioni “prima ancora che tutta la riforma fosse completata”.
La riforma, in particolare, “stenta ad essere concretamente attuata dai tribunali e, laddove le modalità telematiche hanno trovato applicazione, emergono prassi non uniformi e interpretazioni divergenti anche a causa dell’eccessiva complessità della normativa. Tutto ciò si traduce in significative difficoltà per i professionisti che operano in questo ambito restano i referenti del Giudici”.
Si ricorda che nell’aprile 2018 il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili aveva diffuso il documento “Portale delle vendite pubbliche e vendite telematiche: prime indicazioni”, con l’obiettivo di fornire indicazioni utili al professionista ausiliario del giudice in qualità di delegato alla vendita o custode.
Nel dettaglio, il documento raccoglieva le indicazioni fornite dai Gruppi di lavoro e Commissioni di studio, costituiti in seno al Cndcec, nonché dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti, che hanno analizzato le nuove norme a partire dal 2015.