Varato il Programma Nazionale di Riforma: “Taglio delle tasse ma nessun condono”
Il Governo è intenzionato a varare “una riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta, finalizzata a disegnare un fisco equo, semplice e trasparente per i cittadini, che riduca in particolare la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli e acceleri la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale”: è quanto prevede il Programma Nazionale di Riforma, presentato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.
Per quanto attiene in particolare il capitolo fiscale, nel documento si sottolinea che “Nell’ambito della riforma saranno anche razionalizzate le spese fiscali e, in particolare, saranno rivisti i sussidi ambientalmente dannosi (SAD), in base agli esiti dei lavori della Commissione Interministeriale istituita con la Legge di Bilancio per il 2020 [Legge 27 dicembre 2019, n. 160, ndr]”.
I punti-chiave della riforma sono rappresentati dalla semplificazione del sistema delle detrazioni, nonché dalla riduzione e rimodulazione delle aliquote fiscali. Al contempo, “le scelte fiscali dovranno supportare la politica industriale nel processo di riconversione successivo alla crisi sanitaria e accompagnare il cambiamento, agevolando le produzioni in quei settori dove l’emergenza epidemiologica ha evidenziato una carenza produttiva a fronte di una evidente necessità per gli approvvigionamenti nazionali”.
Con riferimento alla web tax, la decisione dell?Esecutivo di introdurre tale tributo da gennaio 2020 “si inserisce nell’ambito delle misure fiscali orientate a perseguire obiettivi di efficienza e di equità e riguarda le imprese digitali, spesso multinazionali, con un fatturato rilevante nel Paese che sostanzialmente oggi sfuggono all’imposizione. La misura ha carattere temporaneo e sarà eliminata non appena saranno individuate regole condivise a livello internazionale per tassare i profitti dove sono effettivamente realizzati”.
Esclusi infine nuovi condoni fiscali.