Valido il modello Redditi ENC per “correggere” l’Unico SC presentato per errore dall’ente non commerciale
Nel caso in cui un ente non commerciale abbia presentato per errore il modello Unico Società di capitali, assoggettando a tassazione anche le entrate afferenti alle proprie attività istituzionali, può presentare una dichiarazione integrativa/rettificativa utilizzando il modello di dichiarazione dei redditi riservato agli enti non commerciali. Di conseguenza potrà recuperare le imposte pagate in eccedenza rispetto al dovuto, proprio perché si è in presenza di una irregolarità che non rende nulla la dichiarazione: lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate nel corso di Telefisco 2021.
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 79 del Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117) si considerano non commerciali le attività:
- di interesse generale, nei limiti indicati dalla norma;
- di ricerca scientifica di particolare interesse sociale, purché:
- siano svolte direttamente da enti la cui finalità principale consista nello svolgimento di attività di ricerca scientifica di particolare interesse sociale;
- tutti gli utili siano interamente reinvestiti nelle attività di ricerca e nella diffusione gratuita dei loro risultati e non vi sia alcun accesso preferenziale da parte di altri soggetti privati alla ricerca dell’ente stesso, oppure ai risultati prodotti;
- di ricerca scientifica di particolare interesse sociale, che siano state affidate ad Università o altri organismi di ricerca che la svolgono direttamente (ai sensi del D.P.R. 20 marzo 2003, n. 135);
- svolte dalle associazioni nei confronti dei propri associati, familiari e conviventi degli stessi in conformità alle finalità istituzionali dell’ente.
La medesima norma dispone che non concorrono alla formazione del reddito:
- i fondi pervenuti attraverso raccolte pubbliche effettuate “occasionalmente” – anche attraverso offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori – in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione;
- i contributi erogati dalla P.A. per lo svolgimento delle attività di interesse generale e comunque non commerciali;
- le somme versate dagli associati a titolo di quote o contributi associativi.
Si considerano tuttavia attività di natura commerciale le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti degli associati, familiari o conviventi degli stessi verso pagamento di corrispettivi specifici, compresi i contributi e le quote supplementari determinati in funzione delle maggiori o diverse prestazioni alle quali danno diritto. Detti corrispettivi concorrono alla formazione del reddito complessivo come componenti del reddito di impresa o come redditi diversi a seconda che le relative operazioni abbiano carattere di abitualità o di occasionalità.