Tria: nessuna sospensione degli ISA
Qualora “si prevedesse un’applicazione ‘depotenziata’ dello strumento ISA, si determinerebbe un indesiderabile effetto di penalizzazione proprio per i contribuenti più virtuosi e un altrettanto non desiderabile effetto ‘premiante’ per i soggetti con minore affidabilità fiscale. In particolare, i primi si vedrebbero privati della possibilità di accedere ai rilevanti benefici premiali previsti dalla norma istitutiva degli ISA, mentre i secondi non sarebbero adeguatamente individuati ai fini dell’analisi del rischio di evasione fiscale, rispetto alla quale gli ISA costituiscono un efficace strumento, utile a definire specifiche strategie di controllo. Tale ultima attività rischierebbe, pertanto, di rivolgersi, indistintamente, a tutta la platea dei contribuenti, in essa compresi i contribuenti più virtuosi”: lo ha affermato ieri, nel corso di un question time alla Camera, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria.
Il quale ha ricordato che, “Considerati i ritardi e i disagi che, con riferimento agli ISA, hanno riguardato i contribuenti e gli operatori del settore, nel c.d. ‘decreto crescita’ è stata disposta la proroga al 30 settembre 2019 dei termini dei versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, Irap e Iva, in scadenza dal 30 giugno al 30 settembre. Tale proroga ha interessato i soggetti per i quali sono stati approvati gli ISA, compresi quelli a cui si applica il regime forfetario, il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile, nonché i lavoratori in mobilità e coloro che determinano il reddito con altre tipologie di criteri forfetari”.
L’interrogazione parlamentare, sollevata dall’Associazione italiana Dottori commercialisti (Aidc), riguardava la disapplicazione degli ISA per il 2018, a causa dei gravi ritardi verificatisi nella messa a punto dello strumento e delle anomalie riscontrate relativamente al software di elaborazione degli indici. Aspetti già evidenziati anche da altre sigle di categoria (oltre ad Aidc e Ungdcec, anche Adc e Anc con il Comunicato Stampa del 30 luglio 2019 ), e in più riprese dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti (da ultimo con il Comunicato Stampa di ieri, in risposta alle dichiarazioni di Tria) che ha evidenziato la necessità di rendere facoltativi gli Isa per il primo anno di applicazione.
Sempre nella giornata di ieri, intanto, l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato la quinta versione (la numero 1.0.5) del software “Il tuo Isa” per il calcolo dei nuovi indicatori di affidabilità, resasi necessaria per rendere utilizzabili diversi modelli Isa che presentavano gravi anomalie nella visualizzazione dei risultati o nei calcoli degli indicatori di affidabilità.