Tregua fiscale: i chiarimenti della circolare 2/E/2023
La Legge 29 dicembre 2022, n. 197 (c.d. Legge di bilancio 2023) ha introdotto una serie di misure volte a supportare le imprese e, in generale, i contribuenti nell’attuale situazione di crisi economica dovuta agli effetti residui dell’emergenza pandemica e all’aumento dei prezzi dei prodotti energetici, che vanno sotto il nome di “tregua fiscale”. Dopo la circolare del 13 gennaio 2023, n. 1/E, con la quale sono stati forniti i primi chiarimenti relativi alla definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni, con la circolare del 27 gennaio 2023 n. 2/E, invece, vengono illustrate le ulteriori misure previste dalla cd. “Tregua fiscale”, ossia quelle riguardanti:
- la regolarizzazione delle irregolarità formali,
- il ravvedimento speciale per le violazioni tributarie,
- l’adesione agevolata e la definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento,
- la chiusura delle liti tributarie
- e la regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale.
D’intesa con l’Agenzia delle entrate-Riscossione il documento di prassi fornisce, inoltre, indicazioni in relazione:
- allo stralcio dei debiti fino a euro 1.000 affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015;
- e alla definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.