Torna alla Consulta la riforma delle Camere di Commercio
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Sarà la Corte Costituzionale a stabilire se sono costituzionalmente illegittimi:
- l’art. 10 della Legge 7 agosto 2015, n. 124 (“Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”), attraverso il quale fu conferita delega al Governo per l’emanazione di un decreto legislativo per la riforma dell’organizzazione, delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, anche mediante la modifica della Legge 29 dicembre 1993, n. 580;
- l’art. 3 del D.Lgs. 25 novembre 2016, n. 219 (“Attuazione della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura”).
Con tale disposizione il Governo ha introdotto una procedura per l’emanazione di un decreto ministeriale che avrebbe dovuto realizzare la riduzione del numero delle Camere di commercio prevista nella legge-delega. La questione era stata sollevata dal Tar Lazio, secondo cui – alla luce della giurisprudenza costituzionale – le censure di incostituzionalità riguardano sia le disposizioni di delega sia, per illegittimità derivata, la legislazione delegata.
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