Tax credit R&S prorogato fino al 2031
Il disegno di legge di Bilancio 2022 – approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri ed ora all’esame del Senato – dispone la proroga anche del credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative di cui all’art. 1, commi da 198 a 206, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di Bilancio 2020).
In particolare, si prevede quanto segue:
- il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo si applicherà fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2031, nelle seguenti misure:
– 20 per cento, nel limite di 4 milioni di euro, nel periodo d’imposta 2022;
– 10 per cento, nel limite di 5 milioni di euro, per i successivi periodi d’imposta fino al 2031; - i crediti d’imposta per le attività di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica si applicheranno fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2025, nelle seguenti misure:
– 10 per cento nei periodi d’imposta 2022 e 2023;
– 5 per cento nei periodi d’imposta 2024 e 2025, fermo restando il limite annuo di 2 milioni di euro; - per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta è riconosciuto nelle seguenti misure:
– 15 per cento, nel limite di 2 milioni di euro, nel periodo d’imposta 2022;
– 10 per cento per il periodo d’imposta 2023;
– 5 per cento per i periodi d’imposta 2024 e 2025, nel limite massimo annuo di 4 milioni di euro.
Si ricorda che per i soggetti non tenuti alla nomina dell’organo di controllo, il costo della certificazione – fino all’importo di 5mila euro – è sommato al credito d’imposta e può quindi essere recuperato dall’impresa. Anche per le annualità 2022 e successive, il soggetto beneficiario del credito d’imposta è tenuto a predisporre una relazione tecnica asseverata.