Tax credit beni strumentali: macchinario usato in comodatario

Il credito d’imposta “beni strumentali” spetta anche qualora il bene acquistato sia già utilizzato in qualità di comodatario, senza soluzione di continuità, dall’acquirente: lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate con la Risposta all’istanza di interpello 3 febbraio 2022, n. 63.

Per il Fisco, quindi, l’utilizzazione del bene in seno al contratto di comodato non influisce, ai fini agevolativi, sul requisito della “novità” del bene acquistato; il periodo del comodato può infatti essere assimilato, ai fini agevolativi, ad una sorta di periodo di prova, ad esito del quale il comodante può far scattare l’opzione di acquisto, senza che si verifichi alcuna interruzione nell’utilizzo da parte del comodante/acquirente e senza che vi sia alcun cambiamento del soggetto utilizzatore del bene.

Nel caso prospettato, quindi, non risulta applicabile il principio affermato nella Circolare n. 4/E/2017 in materia di iperammortamento e successivamente confermato anche in materia di credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi (Risposte 15 ottobre 2021, n. 718, e 18 ottobre 2021, n. 726), secondo cui l’agevolazione, in caso di comodato, spetta al comodante al ricorrere di determinati requisiti e a condizione che i beni siano strumentali ed inerenti alla propria attività: nella fattispecie in esame, infatti, il bene costituiva per il comodante/fornitore un bene merce e non, come nell’ipotesi disciplinata dalla Circolare n. 4/E/2017, un bene strumentale.