Superbonus, ai fini del calcolo della detrazione rileva la situazione iniziale
In relazione alle detrazioni spettanti per le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio e per interventi finalizzati al risparmio energetico, nel caso in cui tali interventi comportino l’accorpamento di più unità abitative o la suddivisione in più immobili di un’unica unità abitativa, ai fini dell’individuazione del limite di spesa devono essere considerate le unità immobiliari censite in Catasto all’inizio degli interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori. Di conseguenza, in caso di accorpamento di più unità abitative, rileva la situazione esistente all’inizio dei lavori e non quella risultante dagli stessi.
Ora, con la Risposta all’istanza di interpello 7 gennaio 2021, n. 15, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che tali principi si applicano anche ai fini del Superbonus. Pertanto non può accedere a quest’ultima misura il soggetto che all’inizio dei lavori risulti l’unico proprietario dell’immobile nel quale sono presenti più unità abitative; si tratta infatti di una situazione non riconducibile né al concetto di condominio, né a quello di edificio residenziale unifamiliare o di unità immobiliari residenziali funzionalmente indipendenti. E ciò – ha spiegato l’Agenzia – a prescindere dalla circostanza che al termine dei lavori sarà possibile individuare due unità indipendenti e con accessi separati su cortili di proprietà.