Superbonus 110%: cessioni tra privati
Il blocco da parte del sistema bancario e degli altri intermediari qualificati all’acquisizione dei crediti da Superbonus 110% sta alimentando il mercato delle cessioni tra privati o imprese. Il cessionario può compensare debiti tributari e il cedente riesce ad avere la liquidità necessaria per completare l’intervento.
Clienti dello stesso studio possono essere agevolati dalla conoscenza dell’intermediario. Il professionista, oltre a predisporre la contrattualistica, può garantire le parti anche se il pagamento del corrispettivo potrà avvenire in un momento differito, rispetto alla cessione del credito (con l’invio della comunicazione di opzione all’Agenzia). Vi sono anche delle piattaforme telematiche dedicate, come la SiBonus di InfoCamere, ove è partner il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti.
A partire dal mese di luglio l’inserimento degli annunci di credito d’imposta in piattaforma è riservato esclusivamente ai soli commercialisti e agli operatori di Confartigianato.
Il professionista può di fatto attestare la “conformità del credito” dichiarando che il set documentale in suo possesso consente al cessionario di escludere il concorso nella violazione e la conseguente responsabilità in solido del cessionario dei crediti, salvo l’ipotesi di dolo e colpa grave. Tra gli allegati vi è un modello di “Comfort Letter”, predisposta dal commercialista, che viene rilasciata al cessionario alla sottoscrizione del contratto di cessione.
Si tratta di una garanzia preventiva sulla correttezza della documentazione e sulla bontà del credito. La due diligence sui crediti da bonus fiscali è un’attività fondamentale, per il buon fine dell’operazione delle imprese cessionarie.