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Stralcio debiti IMU e TARI: la lista dei Comuni non aderenti

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Sono molti gli enti locali che hanno deciso di deliberare la non adesione allo stralcio debiti fino a 1.000 euro. Le minori entrate nel bilancio comunale potrebbero portarli, infatti, al dissesto. È questo il principio che sta portando molti di loro a rifiutare l’adesione al saldo e stralcio dei debiti fino a 1.000 euro, previsto dalla Legge n. 197/2022.

Mentre alcuni hanno già deliberato, altri lo faranno entro gennaio 2023. La decisione deve essere comunicata all’Agente per la Riscossione entro il 31 gennaio 2023.

Stralcio debiti fino a 1.000 euro – L’art. 1, comma 222della Legge n. 197/2022 ha previsto che siano automaticamente annullati alla data del 31 marzo 2023 i ruoli affidati agli Agenti per la Riscossione nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015 dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali di importo residuo fino a 1.000,00 euro, determinato in relazione al singolo carico, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni.

Dato che la norma si riferisce specificamente agli “Agenti della Riscossione”, esclusivamente i debiti in carico all’Agenzia delle Entrate-Riscossione e a Riscossione Sicilia S.p.A. possono essere oggetto di stralcio. Sono invece esclusi i debiti riscossi in proprio dai vari enti creditori (vedi i Comuni) e quelli affidati ai concessionari locali.

Se oggetto del debito sono le sanzioni per violazione del codice della strada, lo stralcio sarà solo per gli interessi. Per l’IMU, la TARI, la TASI, ecc. lo stralcio sarà eseguito con riferimento a sanzioni ed interessi. Sarà, comunque, dovuta la quota capitale del debito e quindi il tributo omesso.

Elenco comuni non aderenti – Ecco un elenco dei principali Comuni che già hanno deliberato il rifiuto dello stralcio dei debiti:

  • Roma
  • Milano
  • Bologna
  • Firenze
  • Piacenza
  • Verona
  • Bari.

A questi a breve potrebbero aggiungersi anche Napoli e Torino, le cui amministrazioni sembrano orientate anch’esse al rifiuto. Resta fermo che, qualora l’ente locale abbia deciso di non aderire allo stralcio debiti, sarà possibile, per il cittadino, comunque, aderire alla c.d. rottamazione-quater. In questo caso, però, è necessario presentare istanza all’ADER entro il 30 aprile 2023.

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