“Stima diretta” per l’attribuzione di rendita ai fabbricati del gruppo catastale D
Secondo un consolidato orientamento assunto in materia di classamento dalla giurisprudenza di legittimità, l’attribuzione di rendita ai fabbricati a destinazione speciale o particolare, e specificamente quelli classificati nel gruppo catastale D, dev’essere effettuata mediante “stima diretta”. A tal fine non è obbligatorio il previo sopralluogo, potendo l’Amministrazione avvalersi della valutazione, purché mirata e specifica, delle risultanze documentali in suo possesso (in questo senso si richiamano le pronunce della Corte di Cassazione 27 marzo 2019, n. 8529, 7 marzo 2019, n. 6633, 6 marzo 2017, n. 5600, e, da ultimo, 30 dicembre 2019, n. 34699).
Si ricorda che con il Decreto 6 maggio 2019 sono stati aggiornati i coefficienti Imu e Tasi per l’anno 2019, per i fabbricati d’impresa appartenenti al gruppo catastale D. Detti coefficienti vengono aggiornati annualmente in base all’art. 5, comma 3, del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 504, che disciplina i criteri di determinazione del valore dei fabbricati classificabili nel gruppo catastale D, non iscritti in catasto, interamente posseduti da imprese e distintamente contabilizzati.