Split payment. In arrivo l’autorizzazione UE
In vista dell’attuazione della Riforma fiscale, in cui è prevista una revisione organica del sistema, il Ministero dell’economia e delle finanze comunica che è in arrivo il via libera degli organismi Ue al rinnovo dell’autorizzazione ad applicare lo split payment (scissione dei pagamenti) dell’IVA, in scadenza il 30 giugno 2023.
Questo quanto si legge nel comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze pubblicato in data 9 maggio 2023. Il meccanismo – già autorizzato con decisione di esecuzione 2017/784 del Consiglio Ue e successivamente modificata con decisione di esecuzione 2020/1105 del Consiglio Ue – si applica per le operazioni effettuate nei confronti di amministrazioni pubbliche, come definite dall’art. 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
Dal 1° gennaio 2018, sono altresì interessate dall’applicazione del meccanismo in parola, le operazioni effettuate dalle imprese (art. 3 D.L. n. 148/2017 e art. 1 D.L n. 50/2017) nei confronti di:
- enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, comprese le aziende speciali e le aziende pubbliche di servizi alla persona;
- fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche per una percentuale complessiva del fondo di dotazione non inferiore al 70 per cento o che comunque siano controllate da soggetti pubblici (è il caso, ad esempio, delle fondazioni attraverso cui gli Ordini professionali realizzano interessi collegati alle professioni che rappresentano);
- società controllate direttamente o indirettamente dagli enti sopra elencati e dalle società soggette allo split payment;
- società partecipate per una quota non inferiore al 70 per cento da amministrazioni pubbliche e da enti e società soggette allo split payment;
- società quotate e inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana.
Con l’autorizzazione, lo split payment continuerà pertanto ad applicarsi senza soluzione di continuità e, almeno nella prima fase, nei confronti dei medesimi soggetti oggi interessati dalla misura.