Spese processuali: la compensazione rientra nel potere discrezionale del giudice di merito
Secondo un consolidato orientamento assunto dalla giurisprudenza di legittimità, in materia di spese processuali, la facoltà di disporne la compensazione tra le parti rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale non è tenuto a dare ragione con una espressa motivazione del mancato uso di tale sua facoltà.
Di conseguenza, la pronuncia di condanna alle spese, anche se adottata senza prendere in esame l’eventualità di una compensazione, non può essere censurata in cassazione, neppure sotto il profilo della mancanza di motivazione: lo ha affermato la seconda sezione civile della Corte di Cassazione con l’ordinanza 12 novembre 2019, n. 11978, depositata lo scorso 19 giugno (in tal senso anche Cass. nn. 19833/2019 e 11329/2019).