Ruffini: “Prevedere la possibilità di versare le imposte mese per mese”
Con un sistema di tassazione per cassa “si potrebbe prevedere la possibilità di versare le imposte mese per mese sulla base di quanto si incassa effettivamente e al netto di quanto si spende per svolgere la propria attività, favorendo così gli investimenti in beni strumentali, i cui costi potrebbero essere subito dedotti dal proprio reddito, e incentivando così anche la crescita del Paese”: lo ha affermato ieri, nel corso di un’audizione che si è tenuta presso la Commissione Finanze della Camera, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, secondo il quale per le persone fisiche titolari di partita Iva “verrebbe così superato definitivamente l’attuale meccanismo degli acconti e dei saldi d’imposta che non rispecchiano l’effettivo andamento delle loro attività”.
“In questa prospettiva – ha aggiunto Ruffini – il calendario delle scadenze fiscali potrebbe essere riallineato con il normale calendario delle attività dei cittadini, magari anche sfruttando adempimenti già esistenti, come, ad esempio, la liquidazione periodica dell’IVA”. Per il Direttore delle Entrate, quindi, “privilegiare il principio di cassa, oltre ad essere una soluzione diretta essenzialmente a soddisfare esigenze di semplicità, costituirebbe (…) anche la scelta più corretta sul piano della coerenza costituzionale con il principio di capacità contributiva, implicando di fatto l’adozione di un sistema di tassazione basato sulla valorizzazione degli incassi effettivi e delle spese realmente sostenute”.
Nell’intervento è stato inoltre sottolineato che una tale riforma avrebbe tre obiettivi:
- incentivo alla crescita e agli investimenti;
- semplificazione;
- miglioramento della compliance: sotto questo profilo, in particolare, Ruffini ha affermato che “i flussi di cassa sono più facilmente osservabili, tanto più in presenza di un sistema di fattura e scontrino elettronici integrato con un sistema di acquisizione delle informazioni dei flussi di cassa dal sistema bancario e dallo SDI, agevolando il confronto tra il totale delle fatture (o degli scontrini) del mese o del trimestre con il totale delle movimentazioni finanziarie avvenute nel corso del medesimo periodo”.