Rottamazione quinquies? Entro il 28 febbraio il pagamento della quater è l’unica certezza
La possibilità di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, denominata “rottamazione quinquies”, è attualmente oggetto di discussione politica, ma non è ancora stata approvata.
La Lega ha presentato una proposta di legge per introdurre la rottamazione quinquies, che dovrebbe consentire la definizione agevolata dei debiti fiscali affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 (o 1° luglio 2022) al 31 dicembre 2023. Le principali caratteristiche della proposta includono:
- pagamento della sola quota capitale del debito, senza interessi, sanzioni o aggio di riscossione;
- rateizzazione fino a 120 rate mensili (10 anni);
- possibilità di saltare fino a 8 rate non consecutive senza perdere il beneficio;
- termine per l’adesione fissato al 30 aprile 2025;
- pagamento della prima o unica rata entro il 31 luglio 2025.
Stato attuale – Nonostante il sostegno del vicepremier Matteo Salvini, che ha definito la nuova rottamazione una “priorità assoluta”, la proposta ha incontrato alcune difficoltà:
- la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha dichiarato inammissibile un emendamento che proponeva la rottamazione quinquies;
- il viceministro all’Economia Maurizio Leo ha espresso cautela, sottolineando la necessità di valutare attentamente l’impatto sui conti pubblici.
Prospettive future – Sebbene la rottamazione quinquies non sia stata inclusa nella Legge di Bilancio 2025, gli esponenti della Lega stanno lavorando per inserire una nuova proposta di agevolazione in futuri provvedimenti. Il destino della rottamazione quinquies rimane incerto e dipenderà dalle valutazioni economiche e politiche nelle prossime settimane. Nel frattempo, i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione quater devono rispettare le scadenze previste, con la settima rata in scadenza il 28 febbraio 2025.