Redditometro, asticella a 70 mila euro
Il nuovo scova Maxi evasioni sterilizza anche l’accertamento sintetico. Il controllo del Fisco da accertamento sintetico o da scova maxi evasioni sarà ammesso a condizione che il reddito complessivo accertabile ecceda di almeno un quinto quello dichiarato e, comunque, di almeno dieci volte l’assegno sociale annuo, il cui importo è aggiornato per legge, con periodicità biennale, anche sulla base degli indici di adeguamento ISTAT.
Maxi scostamento a 70 mila euro
Insomma l’asticella fissata dal dlgs correttivo sul concordato preventivo biennale, che ItaliaOggi è in grado di anticipare, è posta a 70 mila euro circa. Questa determinazione trova applicazione anche alle previsioni del quarto e quinto comma dell’articolo 38 del dpr 600/73, determinazione del reddito delle persone fisiche, depotenziando ulteriormente anche l’impianto da accertamento sintetico.
La mediazione sul nuovo accertamento sintetico del viceministro Maurizio Leo è ora nelle mani della presidenza del consiglio e del presidente della repubblica che dovrà vistare il testo, approvato ormai nel consiglio dei ministri del 26 luglio e mandarlo in pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e i tempi di pubblicazione proprio perché il provvedimento contiene anche delle proroghe diventano essenziali.
La difesa del contribuente
Non solo, l’art. 5 del d.lgs elenca anche le strategie di difesa del contribuente: il finanziamento delle spese è avvenuto con redditi diversi da quelli posseduti nello stesso periodo di imposta, o con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte o, comunque, legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile ovvero da parte di soggetti diversi dal contribuente; le spese attribuite hanno un diverso ammontare; la quota di risparmio utilizzata per consumi ed investimenti si è formata nel corso degli anni precedenti.”
Infine il quarto comma del decreto perde la possibilità della prova da parte del contribuente in quanto argomentata nei commi successivi. E dunque, rimane che: L’ufficio, indipendentemente dalle disposizioni recate dai commi precedenti e dall’art. 39, può’ sempre determinare sinteticamente il reddito complessivo del contribuente sulla base delle spese di qualsiasi genere sostenute nel corso del periodo d’imposta.
Proroghe fiscali del correttivo sulla fiducia
Rottamazione ma anche versamenti delle tasse, Le proroghe fiscali contenute nel decreto legislativo arriveranno a termini scaduti con la pubblicazione nei prossimi giorni della versione definitiva del provvedimento e ufficializzate da una sorta di passa parola informativo. Il decreto dunque contiene sì il rinvio, anticipato da ItaliaOggi, della quinta rata della rottamazione al 15 settembre e con i cinque giorni di tolleranza si andrà al 20 di settembre.
Ieri lo hanno confermato fonti di governo. ma il decreto porta con sé altri rinvii come la riscrittura del calendario per i versamenti legati alle imposte e al concordato preventivo biennale. In particolare il correttivo rinvia il termine di versamento delle imposte derivanti da dichiarazione dei redditi Ires e Irap in scadenza il 31 luglio con maggiorazione dello 0.40% per interessi di 30 giorni al 3 agosto.