Reddito di cittadinanza, risposta entro aprile a chi presenta domanda dal 6 al 31 marzo
Chi presenterà la domanda finalizzata ad ottenere il reddito di cittadinanza tra il 6 il 31 marzo, riceverà una risposta dall’Inps tra il 26 e il 30 aprile: qualora l’istruttoria abbia un esito positivo, il primo assegno sarà erogato a maggio.
Il chiarimento è stato fornito dalla Consulta nazionale dei Caf nel corso di una conferenza stampa tenuta a margine dell’intesa raggiunta nei giorni scorsi con l’Inps.
Al riguardo si ricorda quanto segue:
- la domanda per il reddito di cittadinanza può essere presentata telematicamente attraverso il sito www.redditodicittadinanza.gov.it, presso i Caf o, dopo il quinto giorno di ciascun mese, presso gli uffici postali;
- oltre all’acquisto di beni e servizi di base, essa consente di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementata in base al numero di componenti il nucleo) ed effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo;
- è vietato l’utilizzo del beneficio per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
- ai beneficiari della Carta sono estese le agevolazioni relative alle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate.
Il provvedimento contenente la disciplina sul reddito di cittadinanza – D.L. 28 gennaio 2019, n. 4– è stato approvato dal Senato ed ora è all’esame della Camera; tra le principali modifiche apportate nel corso dei lavori a Palazzo Madama, si segnalano quelle finalizzate ad adegure il testo ai rilievi mossi dal Garante per la privacy.
Quest’ultimo, infatti, aveva sottolineato che sotto il profilo della tutela della riservatezza dei dati personali, il decreto-legge presenta “rilevanti criticità, alcune delle quali suscettibili di superamento nell’ambito di specifici provvedimenti attuativi (attualmente non previsti), altre già in questa fase, in sede di conversione”.