Ratei e risconti, il revisore analizza il rischio di errori significativi
Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio. A tale scopo l’art. 2423-bis, comma 1, c.c.e l’Oic 11 riportano i postulati generali che devono essere osservati nella formazione del bilancio, tra i quali la “competenza”.
In ogni esercizio vanno, quindi, rilevati tutti i costi e tutti i ricavi delle operazioni effettuate dalle imprese, indipendentemente dal momento in cui si realizza la relativa movimentazione finanziaria (pagamento o incasso), e tra questi deve sussistere una correlazione. I ratei e risconti sono uno strumento per rispettare tale postulato.
Essi sono definiti (dall’Oic 18):
- ratei: quote di proventi/oneri di competenza dell’esercizio che avranno manifestazione finanziaria in esercizi successivi;
- risconti: quote di costi/ricavi che hanno avuto manifestazione finanziaria nel corso dell’esercizio o in precedenti esercizi, ma di competenza di uno o più esercizi successivi.
L’obiettivo principale del revisore è quello di accertare che le operazioni siano accurate, complete, di competenza e classificate nei conti contabili appropriati. Il revisore deve effettuare una comprensione delle operazioni che potrebbero generare ratei e risconti, del controllo interno posto a presidio delle stesse e delle relative modalità di calcolo.
Tali procedure permettono sia di identificare i rischi di errore significativi, che di definire la strategia di revisione più efficace ed efficiente, scegliendo tra:
- approccio combinato («test sui controlli» e procedure di sostanza);
- approccio basato unicamente su procedure di sostanza (con maggiore estensione rispetto al primo approccio).
Circa le verifiche da svolgere, esse possono includere:
- l’analisi delle variazioni rispetto all’esercizio precedente,
- il ricalcolo delle quote dell’anno,
- l’analisi della relativa documentazione a supporto,
- la verifica della corretta classificazione a bilancio.