Pubblicato in G.U. il decreto salva-casa
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Pubblicato il G.U. n. 124 del 29 maggio 2024 il D.L. 29 maggio 2024, n. 69, recante Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica. Vediamo alcune delle novità introdotte.
Inteventi sulle minori difformità | Sono da ora considerate in edilizia libera:
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Sono considerate tolleranze costruttive gli interventi, realizzati entro il 24 maggio 2024, entro il limite massimo del
Le tolleranze possono essere asseverate da un tecnico abilitato. |
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Per tolleranza esecutiva si intendono le irregolarità geometriche, le modifiche alle finiture degli edifici di minima entità, la diversa collocazione di impianti e opere interne. Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, sono incluse tra le tolleranze esecutive:
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Finora l’accertamento di conformità poteva essere chiesto solo quando veniva dimostrata la c.d. “doppia conformità” (normativa edilizia e urbanistica vigente sia al momento della realizzazione, sia al momento della presentazione dell’istanza). Il decreto salva-casa semplifica la normativa, richiedendo la doppia conformità solo nei casi più gravi. Per le parziali difformità possono essere sanati gli interventi che all’epoca della realizzazione erano coerenti con le norme edilizie e che oggi sono conformi alle norme urbanistiche. | |
Tempistiche | Si supera il silenzio rigetto e si introduce il silenzio assenso, in particolare:
A queste tempistiche, per immobili soggetti a vincolo paesaggistico, si aggiungono fino a 180gg. In ogni caso si prevede il pagamento di una sanzione in relazione all’aumento di valore dell’immobile. Gli introiti delle sanzioni potranno essere utilizzati per la demolizione di opere abusive o iniziative di rigenerazione e recupero urbano. |
Stato legittimo dell’immobile | Per dimostrare lo Stato legittimo sarà sufficiente presentare il titolo che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio, anche in sanatoria. Ne deriva quindi che le parziali difformità che saranno sanate contribuiranno a dimostrare lo stato legittimo di un immobile. |
Destinazione d’uso | Viene semplificato il cambio di destinazione d’uso di singole unità immobiliari, nel rispetto delle normative di settore e di eventuali specifiche condizioni comunali. All’interno della stessa categoria funzionale, il mutamento della destinazione d’uso sarà sempre ammesso. Tra diverse categorie funzionali, il mutamento della destinazione d’uso sarà ammesso limitatamente alle categorie residenziale, turistico-ricettiva, produttiva e direzionale, commerciale, in ogni caso, all’interno delle zone: centro storico, residenziali consolidate, residenziali in espansione. Sono escluse dalle semplificazioni le unità immobiliari al primo piano fuori terra. |
Il decreto entra in vigore il 30 maggio 2024.
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