Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge “anticorruzione”, nuove norme in vigore dal 31 gennaio
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È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di ieri la legge n. 3 del 9 gennaio 2019, recante “Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici” (legge “spazzacorrotti”), che entrerà in vigore il prossimo 31 gennaio.
Il provvedimento – che era stato approvato in via definitiva dal Parlamento il 18 dicembre scorso – modifica la disciplina dettata in materia di reati contro la Pubblica Amministrazione, prevedendo tra l’altro:
- l’aumento delle pene per i reati di corruzione per l’esercizio della funzione, con il minimo della pena che passa da 1 a 3 anni e il massimo da 6 a 8 anni di reclusione;
- l’introduzione del divieto, per i condannati per reati di corruzione, di contrattare con la Pubblica Amministrazione (cosiddetto “Daspo per i corrotti”) da un minimo di 5 anni fino a una interdizione a vita, non revocabile per almeno 7 anni neppure in caso di riabilitazione;
- la possibilità di utilizzare anche per i reati di corruzione la figura dell’agente sotto copertura;
- l’introduzione di sconti di pena e di una speciale clausola di non punibilità per chi denuncia volontariamente e fornisce indicazioni utili per assicurare la prova del reato e individuare eventuali responsabili. La denuncia, peraltro, dovrà essere presentata prima di avere notizia dello svolgimento delle indagini e comunque entro quattro mesi dalla commissione del fatto;
- l’inasprimento delle sanzioni interdittive in capo alle imprese, in presenza di condanne per concussione;
- il permanere della confisca dei beni anche nel caso di amnistia o prescrizione intervenuta in gradi successivi al primo;
- la sospensione della prescrizione (a partire dal 2020) successivamente alla pronuncia di primo grado, sia in caso di condanna che di assoluzione.
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