Per trasferire denaro nel Regno Unito utilizzabile ancora l’IBAN
Per trasferire denaro nel Regno Unito, si continuerà ad utilizzare l’IBAN e a fare pagamenti SEPA, cioè bonifici e addebiti diretti.
Il Regno Unito, infatti, continua a far parte dell’area unica dei pagamenti in euro (in inglese “Single Euro Payments Area”, SEPA). Tuttavia, potrebbe essere chiesto il codice BIC in aggiunta all’IBAN, e l’indirizzo di residenza dovrà necessariamente essere noto ai beneficiari.
In caso di variazioni di costo dovute al recesso, la banca ti informerà con 60 giorni di anticipo, come previsto dalla normativa nazionale sulla variazione unilaterale delle condizioni contrattuali. Pagamenti e prelievi nel Regno Unito potranno essere fatti ancora con una carta emessa da una banca italiana.
Se si va in vacanza nel Regno Unito, non occorre possedere sterline: i titolari di carte bancarie italiane possono continuare ad effettuare pagamenti presso qualsiasi esercente che accetti la carta, oppure prelevare sterline dagli sportelli automatici del Regno Unito. Naturalmente, prelevando sterline dagli sportelli automatici, dovrai sostenere i costi di cambio valuta, come avveniva prima.
Sono alcune delle precisazioni contenute in una guida – intitolata “Brexit, le maggiori novità in 6 punti” – predisposta dall’ABI in collaborazione con le banche e le associazioni dei consumatori.
Il documento è finalizzato ad illustrare cosa cambia per i clienti nella gestione delle operazioni bancarie, degli investimenti e dei contratti di assicurazione già stipulati dopo che il Regno Unito, a partire dal 1° gennaio 2021, è uscito dall’Unione doganale e dal Mercato unico UE.