Passaggio al forfettario dal 2025
Nell’ambito della corposa circolare n. 32/E/2023 l’Agenzia delle Entrate si è preoccupata di chiarire, tra l’altro, gli effetti del superamento della soglia di 100.000 euro di ricavi o compensi percepiti dai contribuenti sulle annualità successive. Ad esempio, se un professionista supera la soglia di 100.000 euro nel 2023, a causa dell’incasso di crediti relativi ad annualità precedenti, scendendo poi sotto gli 85.000 euro nel 2024, lo stesso può rientrare nel regime forfettario già nel 2025?
A parere delle Entrate, la risposta deve essere affermativa. L’art. 1, comma 54 , della Legge di stabilità 2015, nella formulazione vigente fino al 31 dicembre 2022, disponeva infatti che i “contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni applicano il regime forfettario di cui al presente comma e ai commi da 55 a 89 del presente articolo se (…) nell’anno precedente:
a) hanno conseguito ricavi ovvero hanno percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a euro 65.000; (…)”.
Stante l’innalzamento a 85.000 euro del predetto limite ad opera della Legge di bilancio 2023 e in assenza di preclusioni normative in tal senso, pertanto, il contribuente che nel 2024 consegue ricavi o percepisce compensi entro tale soglia può, sussistendone gli ulteriori presupposti, rientrare nel regime forfettario a partire dal 2025, ancorché nel 2023 abbia superato il limite di 100.000 euro.