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Partite Iva e imprese, nuovo fisco

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Lavoro autonomo, via alle aggregazioni tra professionisti. Arrivano poi le vertical farm, in agricoltura, una mini rivoluzione per le società di comodo e riduzione del doppio binario nella contabilità. Il quattordicesimo decreto legislativo attuativo della riforma fiscale, approvato in via definitiva, dal consiglio dei ministri del 3 dicembre, interviene su diversi capitoli della tassazione Irpef/Ires toccando i redditi di lavoro dipendente, quelli di lavoro autonomo e il reddito agrario ecco le principiali novità che dovranno diventare operative necessariamente a partire dal primo gennaio 2025, con riferimento all’anno di imposta 2024, in quanto toccano anche la disciplina di bilancio delle imprese.

Reddito di lavoro autonomo, si riconosce il principio di omnicomprensività. E neutralità fiscale per le società tra professionisti. È introdotto il principio di onnicomprensività, in analogia a quanto già previsto per i redditi di lavoro dipendente. Il reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni è costituito dalla differenza tra tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo di imposta in relazione all’attività artistica o professionale e l’ammontare delle spese sostenute nel periodo stesso nell’esercizio dell’attività.

Cambia il periodo di riferimento per la ritenuta d’acconto: Il professionista, peraltro, scomputa la ritenuta subita nel periodo d’imposta in cui il compenso al quale il prelievo attiene concorre a formare il reddito, è il caso del momento della percezione del compenso che risulta diverso da quello nel quale è effettuato il pagamento da parte del committente, qualora quest’ultimo non sia regolato in contanti.

Altra novità attesa dai lavoratori autonomi è quella della neutralità fiscale applicata anche alle trasformazioni, fusioni e scissioni di società tra professionisti, nonché alle medesime operazioni delle associazioni professionali o società semplici.Nel dettaglio, per i redditi da lavoro autonomo, ha spiegato Maurizio Leo, viceministro dell’economia e deus ex machina della riforma fiscale e della sua attuazione: “Viene razionalizzata tale categoria reddituale con una sostanziale semplificazione del sistema, avvicinandola a quella del reddito d’impresa. Inoltre, viene introdotta la possibilità per gli studi professionali di aggregarsi in regime di neutralità fiscale. Questa misura favorisce la crescita e la competitività dei professionisti”.

Soddisfazione è espressa da Elbano de Nuccio, presidente del consiglio dei commercialisti: «Il Consiglio nazionale dei commercialisti esprime grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto Irpef-Ires che introduce la possibilità per gli studi professionali di aggregarsi in regime di neutralità fiscale. Si tratta di una nostra proposta per la cui approvazione ci battiamo da anni».

Tra scissione per scorporo e perdite infragruppo il reddito di impresa è rivisto. Leo aggiunge che “anche il reddito d’impresa viene rivisto. Si riduce il doppio binario civile-fiscale e si rivoluziona il sistema di riporto delle perdite infragruppo, allineandolo agli standard europei. è inoltre disciplinata la scissione per scorporo e riviste le operazioni di conferimento e liquidazione.”

Tra le altre disposizioni, infine, è prorogata, d’intesa con la Commissione UE, la tonnage tax. In tal modo, “si dà l’opportunità alle imprese aramatoriali di poter beneficiare di questo importante regime che altrimenti sarebbe scaduto”. “Si interviene anche sulle aliquote delle società di comodo, con particolare attenzione alla determinazione del reddito per quelle immobiliari e da partecipazione”, aggiunge il Viceministro. “Con questo decreto – conclude Leo – il Governo continua il cammino verso la costruzione di un fisco più moderno ed efficiente, confermando l’impegno preso con i cittadini per una riforma strutturale in linea con le esigenze del Paese e delle imprese. Questo è il quattordicesimo decreto legislativo approvato in via definitiva a cui si aggiungono i tre testi unici già pubblicati in Gazzetta Ufficiale.”

Per quanto riguarda il reddito di impresa è inserito l’avvicinamento dei valori contabili a bilancio con la riduzione del doppio binario. Per la procedura di riallineamento si indica poi come decorrenza dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 (2024 per i solari).

Il nuovo regime di riallineamento si considera dal 1° gennaio 2024.Debutta infine l’operazione straordinaria della scissione mediante scorporo e a decorrere dal periodo d’imposta 2024, le modifiche per le società di comodo che riguardano i coefficienti applicabili per la determinazione: dei ricavi minimi presunti (test di operatività); del reddito da assoggettare a tassazione nel caso in cui i ricavi effettivi siano inferiori a quelli minimi presunti.

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