Nomina dell’organo di controllo in vista per oltre 100.000 S.r.l.

Sono oltre 100.000 le S.r.l. che, secondo quanto emerge da uno studio del Consiglio nazionale del Dottore commercialista, avrebbero superato nel corso degli ultimi due anni (2020/2021) almeno uno dei tre parametri previsti dall’art. 2477 del codice civile e, pertanto, si apprestano alla nomina dell’organo di controllo societario.

L’art. 2477 del c.c. disciplina i controlli nelle S.r.l. In particolare, questa disposizione normativa è stata modificata con l’introduzione del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza che ha provveduto a variare, in diminuzione, i limiti dimensionali delle imprese tenute alla nomina dell’organo di controllo.

Pertanto, secondo l’attuale formulazione, l’art. 2477, ai commi 2 e 3 c.c., prevede che la nomina dell’organo di controllo o del revisore sia necessaria quando:

• è tenuta alla redazione del bilancio consolidato;
• controlla una società obbligata alla revisione legale dei conti;
• ha superato per 2 esercizi consecutivi almeno uno dei seguenti limiti:
  • totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 4 milioni di euro;
  • ricavi delle vendite e delle prestazioni: 4 milioni di euro;
• dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 20 unità (ULA).

Sulla scorta dell’analisi condotta dal CNDCEC sarebbero esattamente 77.617 le S.r.l. che si trovano in tale situazione. Il dato si riferisce però all’analisi condotta su 704.215 bilanci su circa 1 milione di bilanci complessivamente presentati nel corso del 2022. Prendendo come base dati i bilanci 2020/2021, ossia un dato definitivo, sarebbero invece 98.905 le S.r.l. tenute all’adempimento.

In ogni caso si tratta di numeri importanti. Infatti, considerato che:

• nel 2022 le società dotate di organo di controllo erano circa 34.000,
• una stima ragionevole delle società che saranno obbligate a provvedere alla nomina si aggira, come visto, sulle 100.000 unità,

parliamo di un incremento vicino al 200% con oltre 65.000 nuove nomine all’orizzonte.