Niente concordato preventivo per i contribuenti entrati nel forfettario nel 2024
I contribuenti che nel 2024 fanno il loro ingresso nel regime forfettario di cui alla Legge n. 190/2014, provenendo dal regime semplificato o ordinario, devono ritenersi esclusi dalla possibilità di accedere al concordato preventivo. Tale conclusione dovrebbe estendersi anche a coloro che in annualità precedenti a quella 2023 avessero già fruito del regime semplificato per poi fuoriuscirne.
A supporto si osserva come il decreto legislativo correttivo della riforma fiscale (approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri lo scorso 26 luglio) sia fermo nel precludere l’accesso al CPB nel caso di soggetti “neo-forfettari” ossia che accedono, per il primo periodo d’imposta oggetto del concordato, al regime forfettario.
Sotto il profilo temporale, la predetta causa di esclusione opera, con riferimento al biennio 2024-2025 in relazione ai contribuenti che:
- nel periodo d’imposta precedente (2023) applicano gli Isa;
- mentre in quello successivo (2024) applicano il regime forfettario ex Legge n. 190/2014.
Al contrario, la nuova causa di esclusione non dovrebbe riguardare coloro i quali:
- hanno iniziato l’attività nel 2024: trattandosi di soggetti che sono in ogni caso esclusi dal concordato preventivo biennale;
- fruivano del regime forfettario già dal 2023 e nel 2024 continuano ad applicarlo. Resta fermo ovviamente il rispetto delle altre condizioni richieste dal D.Lgs. n. 13/2024 per l’accesso al nuovo istituto.