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Nel Decreto “Aiuti-bis” approvato dal Governo nuove misure per energia, gas e carburanti

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È stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri il Decreto-Legge “Aiuti-bis”, che interviene con nuove misure per il contrasto al caro-energia e carburanti e all’emergenza idrica, per il sostegno agli enti territoriali, il rafforzamento delle politiche sociali per tutelare il potere d’acquisto, il rilancio degli investimenti.

Tra le principali novità del provvedimento (in bozza) – che ora attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore – si segnalano le seguenti:

  1. nell’ambito delle misure di favore sul costo del gas naturale, il Decreto introduce – attraverso la riformulazione dell’art. 22, comma 2-bis , del D.Lgs. 23 maggio 2000, n. 164 – una nuova definizione di “clienti vulnerabili”.
    In particolare, si considerano tali i clienti civili:
    • che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate ai sensi dell’art. 1, comma 75, Legge 4 agosto 2017, n. 124;
    • che rientrano tra i soggetti con disabilità ai sensi dell’art. 3, Legge 5 febbraio 1992, n. 104;
    • le cui utenze sono ubicate nelle isole minori non interconnesse;
    • le cui utenze sono ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
    • di età superiore ai 75 anni.
    A decorrere dal 1° gennaio 2023, i fornitori e gli esercenti il servizio di fornitura di ultima istanza sono tenuti ad offrire ai “clienti vulnerabili” la fornitura di gas naturale a un prezzo che rifletta il costo effettivo di approvvigionamento nel mercato all’ingrosso, i costi efficienti del servizio di commercializzazione e le condizioni contrattuali e di qualità del servizio, così come definiti da ARERA;
  2. l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema elettrico applicate, per il quarto trimestre 2022:
    • alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW;
    • alle utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico;
  3. il riconoscimento di un credito d’imposta nella misura dal 15 al 25 per cento delle spese sostenute dalle imprese che subiscono incrementi di costi per energia elettrica e gas nel terzo trimestre per più del 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Quanto alle politiche sociali – si legge nel comunicato diramato dal Governo – viene disposta la riduzione del cuneo fiscale in favore dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, inclusa la tredicesima. Si prevede inoltre l’anticipo al 1° ottobre 2022 della rivalutazione delle pensioni, l’estensione del “bonus 200 euro” a lavoratori attualmente non coperti e il rifinanziamento per 100 milioni di euro nel 2022 del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi.

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