Mutuo casa, torna la possibilità di convertire il tasso da variabile a fisso
Tramite un emendamento alla Legge di Bilancio 2023, il Governo rispolvera la possibilità di passare dal tasso variabile al tasso fisso per i mutui ipotecari per acquisto o ristrutturazione della casa.
Dopo che la Banca Centrale Europea ha rivisto al rialzo i tassi di interesse lo scorso 15 dicembre, perseguendo nella linea dei rincari e con i mutui variabili al limite della sostenibilità, il Legislatore interviene ripristinando una vecchia norma che permette, per i contratti dei mutui, di passare dal tasso variabile al tasso fisso.
Per beneficiare della misura sono però previsti alcuni paletti:
- valore ISEE di chi ha stipulato il contrato di mutuo, che non può essere superiore a 35.000 euro;
- valore del mutuo stesso, concesso per un importo massimo fino a 200.000 euro;
- regolarità nel pagamento delle rate: il soggetto non deve avere avuto ritardi nel pagamento delle rate.
L’emendamento dell’esecutivo, depositato in commissione Bilancio alla Camera, prevede infine che il beneficiario del finanziamento possa concordare con l’istituto di credito anche un allungamento del piano di rateizzazione, per un massimo di cinque anni extra e a patto che la durata residua del mutuo non superi i 25 anni. La misura in argomento “oltre ad avere un impatto per la finanza pubblica” – ha spiegato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, illustrando la norma che ripristina la Legge n. 106/2011 – “riguarda tanti mutui a tasso variabile per le famiglie”.