“Mini” voluntary, entro il 31 luglio l’istanza di adesione
Scadrà martedì 31 luglio il termine di presentazione dell’istanza di adesione alla cosiddetta “mini” voluntary: si tratta della procedura di collaborazione volontaria prevista dall’art. 5-septies del D.L. 16 ottobre 2017, n. 148, convertito con modifiche dalla Legge 4 dicembre 2017, n. 172, che consente ai contribuenti residenti fiscalmente in Italia (e loro eredi), rientrati in Italia dopo aver svolto in via continuativa un’attività di lavoro dipendente o autonomo all’estero – in quanto in precedenza iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) o frontalieri – di regolarizzare le attività depositate e le somme detenute all’estero in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale, derivanti dalla predetta attività lavorativa.
Al riguardo si precisa quanto segue:
- si tratta di una sanatoria per le attività depositate e le somme detenute su conti correnti e sui libretti di risparmio all’estero alla data del 6 dicembre 2017, in violazione degli obblighi in materia di monitoraggio fiscale, da soggetti fiscalmente residenti in Italia o loro eredi, in precedenza residenti all’estero, iscritti all’Aire o che hanno prestato la propria attività lavorativa in via continuativa all’estero in zone di frontiera o in Paesi limitrofi, derivanti da redditi prodotti all’estero di cui all’art. 6, comma 1, lettere c) e d), del Tuir;
- a tal fine occorre versare il 3 per cento del valore delle attività e della giacenza al 31 dicembre 2016 a titolo di imposte, sanzioni e interessi. Il versamento può essere effettuato:
- in un’unica soluzione entro il 30 settembre 2018, senza compensazione;
- in tre rate mensili consecutive di pari importo; in tal caso il pagamento della prima rata dev’essere effettuato entro il 30 settembre 2018. La procedura si perfeziona alla data di versamento dell’unica o ultima rata;
- entro il 31 luglio 2018 è ammessa anche l’integrazione di un’istanza presentata in precedenza;
- la norma si applica anche alle somme ed alle attività derivanti dalla vendita di immobili detenuti nello Stato estero di prestazione della propria attività lavorativa in via continuativa;
- i termini di accertamento che scadono a decorrere dal 1º gennaio 2018 sono fissati al 30 giugno 2020 limitatamente alle somme e alle attività oggetto della procedura di regolarizzazione in esame;
- la misura in commento non si applica peraltro alle attività e alle somme già oggetto di voluntary disclosure;
- il modello, approvato con il Provvedimento direttoriale n. 110482 del 1° giugno 2018, dev’essere presentato in via telematica direttamente dai contribuenti abilitati a Entratel o Fisconline, oppure attraverso i soggetti abilitati di cui all’art. 3, commi 2-bis e 3, del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322, utilizzando la piattaforma informatica denominata “Richiesta di accesso alla procedura di regolarizzazione delle attività depositate e delle somme detenute all’estero”;
- con la Circolare 13 giugno 2018, n. 12/E l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in materia.