Legge di Bilancio 2020, inammissibili i ricorsi alla Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale ha giudicato inammissibili i ricorsi – presentati nelle scorse settimane da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia – aventi ad oggetto le modalità di approvazione del disegno di legge di Bilancio 2020. In tali ricorsi si denunciava la compressione dei tempi di discussione del disegno di legge alla Camera.
Per motivi sostanzialmente analoghi, l’anno scorso fu il Partito Democratico a rivolgersi alla Consulta: in quell’occasione, con un comunicato stampa del 10 gennaio 2019 la Corte Costituzionale sottolineò – dichiarando inammissibile il ricorso – che “La contrazione dei lavori per l’approvazione del bilancio 2019 è stata determinata da un insieme di fattori derivanti sia da specifiche esigenze di contesto sia da consolidate prassi parlamentari ultradecennali sia da nuove regole procedimentali”. Tutti questi fattori – aggiunsero i giudici delle leggi – “hanno concorso a un’anomala accelerazione dei lavori del Senato, anche per rispettare le scadenze di fine anno imposte dalla Costituzione e dalle relative norme di attuazione, oltre che dai vincoli europei”. Ciò nonostante, la Corte avvertì che “per le leggi future simili modalità decisionali dovranno essere abbandonate altrimenti potranno non superare il vaglio di costituzionalità”.