Le caratteristiche della commercialità del regime pex
Si è in presenza di “un’impresa commerciale” ai fini Pex nell’ipotesi in cui la società partecipata risulti dotata di una struttura operativa idonea alla produzione e/o alla commercializzazione di beni o servizi potenzialmente produttivi di ricavi. Lo ha evidenziato l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 96/E del 23 aprile 2024 , con cui ha specificato che il requisito della commercialità sussista nel caso in cui l’impresa disponga della capacità anche solo potenziale di soddisfare la domanda del mercato nei tempi tecnici ragionevolmente previsti in relazione alle specificità dei settori economici di appartenenza.
Come noto l’art. 87 del TUIR disciplina il regime della c.d. partecipation exemption e prevede che, per i soggetti IRES, le plusvalenze su partecipazioni non concorrono alla determinazione del reddito d’impresa nella misura del 95 per cento, laddove le partecipazioni oggetto di cessione soddisfino i seguenti requisiti, ovvero siano:
- possedute ininterrottamente dal primo giorno del dodicesimo mese precedente a quello in cui si è perfezionato l’accordo;
- iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie nel primo bilancio del periodo di possesso;
- relative ad una società residente in un Paese diverso da quelli a fiscalità privilegiata;
- relative ad una società che esercita un’impresa commerciale secondo la definizione di cui all’art. 55 del TUIR.
L’art. 87, comma 1, lettera d), del TUIR prevede tra i requisiti per l’applicazione del regime della participation exemption quello della ”commercialità”. Tale requisito è individuato quale «esercizio da parte della società partecipata di un’impresa commerciale secondo la definizione di cui all’articolo 55. Senza possibilità di prova contraria si presume che questo requisito non sussista relativamente alle partecipazioni in società il cui valore del patrimonio è prevalentemente costituito da beni immobili diversi dagli immobili alla cui produzione o al cui scambio è effettivamente diretta l’attività dell’impresa, dagli impianti e dai fabbricati utilizzati direttamente nell’esercizio d’impresa. Si considerano direttamente utilizzati nell’esercizio d’impresa gli immobili concessi in locazione finanziaria e i terreni su cui la società partecipata svolge l’attività agricola» (cfr. circolare n. 7/E del 2013).
In particolare, con riferimento al requisito della commercialità l’Agenzia chiarisce che si è in presenza di ”un’impresa commerciale” ai fini pex nell’ipotesi in cui la società partecipata risulti dotata di una struttura operativa idonea alla produzione e/o alla commercializzazione di beni o servizi potenzialmente produttivi di ricavi. Si ritiene, parimenti, che il requisito della commercialità sussista nel caso in cui l’impresa disponga della capacità anche solo potenziale di soddisfare la domanda del mercato nei tempi tecnici ragionevolmente previsti in relazione alle specificità dei settori economici di appartenenza.
In presenza di una holding, la norma prevede che sia necessario superare lo schermo societario (della holding) e verificare i requisiti di cui all’art. 87, comma 1, lettere c) e d), del TUIR direttamente in capo alle società partecipate dalla holding stessa.
In questi termini, nell’ambito del rapporto societario tra due entità (società BETA e DELTA) potranno aversi due ipotesi:
- nel caso in cui ricorrano i presupposti per considerare BETA una holding, occorre verificare la sussistenza dei requisiti di cui alle lettere c) e d) del comma 1 dell’art. 87 in capo ai soggetti da essa direttamente partecipati;
- in caso contrario, occorre verificare se BETA soddisfi ex se il requisito della commercialità di cui alla lettera d) del predetto comma 1, secondo le indicazioni di prassi sopra riportate.