La flat tax incrementale raddoppia i calcoli per gli acconti

L’effetto sterilizzato della flat tax incrementale sugli acconti 2024 raddoppierà il calcolo delle imposte. In termini operativi, pertanto, le imposte dovute per l’anno 2023 infatti andranno calcolate due volte: dapprima con la flat tax incrementale per determinare il saldo dell’anno e poi senza agevolazione per calcolare gli acconti dovuti per il 2024.

Con la Legge di Bilancio 2023 è stata introdotta nel nostro ordinamento una misura del tutto innovativa, denominata “flat tax incrementale”, evidentemente volta ad incentivare la produzione delle aziende e la redditività prodotta dai liberi professionisti, ma solo se l’attività viene svolta in forma individuale. Tali soggetti, nel rispetto delle condizioni esaminate nel seguito, potranno godere, solo per l’anno di imposta 2023, di una tassazione agevolata ad aliquota fissa 15% sulla una base imponibile calcolata come differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo, d’importo più elevato, dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtata tale base imponibile di un importo pari al 5% dell’ammontare del reddito di importo più elevato conseguito negli anni dal 2020 al 2022 (reddito che in ogni caso non può in ogni caso eccedere l’ammontare di 40.000 euro).

L’agevolazione sortirà i suoi benefici solo per quanto riguarda l’imposta dovuta a saldo per l’anno 2023, mentre il calcolo degli acconti dovuti per l’anno 2024 dovrà essere effettuato rideterminando l’imposizione senza tenere conto dell’agevolazione qui in esame.

Pertanto, il prossimo anno, i contribuenti che hanno i requisiti per applicare la tassa piatta incrementale dovranno effettuare diversi conteggi. Al momento di determinazione delle imposte dovute per l’anno 2023 (quindi nel mese di giugno 2024) dovranno, anzitutto, determinare la quota di reddito da assoggettare all’imposta sostitutiva “piatta”. Per il calcolo degli acconti dovuti per il periodo d’imposta 2024, invece, si dovrà assumere a base di calcolo l’imposta “teorica” 2023, quella che si sarebbe determinata senza flat tax.