La Cassazione stabilisce i criteri per verificare se la motivazione della sentenza è insufficiente
Ai sensi dell’art. 132, comma 1, del codice di procedura civile – applicabile anche al processo tributario – la sentenza deve contenere tra l’altro “la concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione” (quarto punto dell’elenco).
Secondo un consolidato orientamento espresso dalla Corte di Cassazione, anche dopo la modifica legislativa dell’art. 360 c.p.c. – operata dall’art. 54 D.L. 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modifiche dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134 – la violazione di tale precetto per carenza dei requisiti minimi garantiti costituzionalmente ricorre soltanto quando la carenza motivazionale sia tale da non consentire in alcun modo di verificare l’esattezza e la logicità del ragionamento giudiziale (in tal senso, da ultimo, Cass. 17 maggio 2018, n. 12096 e 7 aprile 2017, n. 9105), oppure quando sussistano contraddizioni di tale evidenza da rendere impossibile la ricostruzione di una chiara ratio decidendi (Cass. 7 aprile 2014, n. 8053).
In altre parole: per i giudici di legittimità tale carenza si riscontra nelle ipotesi di “mancanza della motivazione quale requisito essenziale del provvedimento giurisdizionale”, di “motivazione apparente”, di “manifesta ed irriducibile contraddittorietà” e di “motivazione perplessa od incomprensibile”, al di fuori delle quali il vizio di motivazione può essere dedotto solo per omesso esame di un “fatto storico”, che abbia formato oggetto di discussione e che appaia “decisivo” ai fini di una diversa soluzione della controversia” (Cass. 23 ottobre 2017, n. 23940).
Tali principi sono stati ora confermati dalla quinta sezione tributaria della Suprema Corte con l’ordinanza 27 marzo 2019, n. 14992, depositata lo scorso 31 maggio.
Nell’occasione, gli Ermellini hanno inoltre sottolineato che la contraddittorietà deve riguardare la compatibilità logica intrinseca tra più affermazioni logicamente contrastanti che si elidono reciprocamente, rendendo impossibile individuare quale sia il principio di diritto applicato nel caso concreto.