Istituiti i codici tributo per il versamento delle imposte ipocatastali relative alla registrazione di atti privati
Con la Risoluzione 19 novembre 2020, n. 73/E, l’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo ai fini del versamento – con l’F24 – delle imposte ipotecaria e catastale, e relative sanzioni, dovute in relazione alla registrazione di atti privati. Si tratta in particolare dei seguenti codici:
- “1555”, denominato “ATTI PRIVATI – Imposta ipotecaria”;
- “1556”, denominato “ATTI PRIVATI – Imposta catastale”;
- “1557”, denominato “ATTI PRIVATI – Sanzione imposte ipotecarie e catastali – Ravvedimento”.
Tali codici tributo si aggiungono a quelli istituiti con la Risoluzione 20 febbraio 2020, n. 9/E, ai fini del versamento delle imposte di registro e di bollo, nonché dei relativi interessi e sanzioni, in relazione alla registrazione di atti privati.
Inoltre, viene precisato che, ai fini del versamento (con l’F24) delle somme dovute a seguito degli avvisi di liquidazione relativi alla registrazione di atti privati, sono utilizzati i seguenti codici tributo, di cui alle Risoluzioni 25 marzo 2016, n. 16/E, e 18 luglio 2018, n. 57/E, così ridenominati:
- “A140”, ridenominato “ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI – SUCCESSIONI Imposta ipotecaria – somme liquidate dall’ufficio”;
- “A141”, ridenominato “ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI – SUCCESSIONI Imposta catastale – somme liquidate dall’ufficio”;
- “A149”, ridenominato “ATTI PRIVATI – ATTI GIUDIZIARI – SUCCESSIONI Sanzione Imposte catastali e ipotecarie – somme liquidate dall’ufficio”.