Innovation manager, entro oggi 14 luglio il contratto di consulenza specialistica
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Le imprese cui è stato riconosciuto il voucher “Innovation manager” con il Decreto Direttoriale 9 marzo 2020 e con il Decreto Direttoriale 16 aprile 2020, devono sottoscrivere il contratto di consulenza specialistica entro 60 giorni decorrenti dal 15 maggio 2020, cioè entro oggi, 14 luglio 2020. Al riguardo si ricorda quanto segue:
- con il D.M. 7 maggio 2019 era stata dettata la disciplina relativa a tale misura, che consiste nel riconoscimento di voucher alle Pmi per l’acquisto di consulenze nell’ambito di Industria 4.0 (art. 1, commi 228, 230 e 231, della legge di Bilancio 2019 – Legge 30 dicembre 2018, n. 145). In particolare, i contributi a fondo perduto sono riconosciuti per l’acquisto di prestazioni consulenziali specialistiche finalizzate a sostenere:
- i processi di trasformazione tecnologica e digitale nell’ambito del piano “Impresa 4.0”;
- i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa (compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali);
- sono ammesse le imprese che, sia alla data di presentazione della domanda sia alla data di comunicazione dell’ammissione al contributo, sono in possesso dei seguenti requisiti:
- sono micro, piccole o medie imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal regime contabile adottato, nonché dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali;
- non rientrano tra le imprese attive nei settori esclusi dall’art. 1 del Regolamento Ue 18 dicembre 2013, n. 1407/2013;
- hanno la sede legale e/o un’unità locale attiva sul territorio nazionale e risultano iscritte al Registro delle imprese della Camera di Commercio territorialmente competente;
- non sono destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, e risultano in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
- non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, liquidazione anche volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente;
- non hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.
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