Inerenza dei costi e onere della prova: non basta la previsione statutaria
Nel corso di una verifica fiscale una delle principali tematiche oggetto di analisi riguarda la deducibilità dei costi iscritti in bilancio. Al riguardo, la Corte di Cassazione con la recente ordinanza n. 8120 del 27 marzo 2025 ha ribadito che spetta all’impresa che deduce il costo, dimostrare in modo puntuale l’effettiva esecuzione delle prestazioni, inerenti all’attività d’impresa, non essendo sufficiente la mera previsione statutaria delle stesse.
Fattispecie analizzata
Una società acquista un’imbarcazione a motore:
- deducendone le relative quote di ammortamento;
- detraendo l’IVA secondo le disposizioni di legge.
L’Agenzia delle Entrate contestava sia la deduzione del costo che la detrazione dell’IVA. Il contribuente impugnava l’avviso sostenendo che:
- posto che lo statuto della società prevedeva l’attività di noleggio imbarcazioni;
- l’Amministrazione finanziaria avrebbe dovuto dimostrare il diverso utilizzo del bene.
I chiarimenti della Cassazione
La Suprema Corte boccia la soluzione interpretativa proposta dal contribuente ricordando che, per quanto attiene alla ripartizione dell’onere probatorio tra le parti in questi casi:
- la strumentalità del bene all’esercizio d’impresa e, quindi, la sua essenzialità nell’attività commerciale va provata in modo rigoroso dalla parte che l’utilizza per ottenere la deduzione del costo di acquisto del bene;
- l’onere di provare e documentare l’imponibile maturato e dunque l’esistenza e la natura del costo, i relativi fatti giustificativi e la sua concreta destinazione alla produzione, quale atto d’impresa, grava sul contribuente (Cass., sez. V, 21 novembre 2019, n. 30366, Rv. 655932-01; in termini Cass., sez. V, 18 agosto 2022, n. 24880, Rv. 665495-01);
- la pura e semplice previsione di una certa attività nell’atto costitutivo o nello statuto di una società non vale a far ritenere, una volta per tutte, l’inerenza di qualsivoglia costo astrattamente riconducibile alla stessa, giacché, diversamente, siffatta previsione fungerebbe da giustificazione anticipata di ogni costo pur poi non realmente sostenuto; al contrario, l’inerenza si commisura all’effettiva attività d’impresa ed alla funzionalità del costo a questa.