In Gazzetta le nuove norme sui reati relativi alle dichiarazioni IVA
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo – approvato nelle scorse settimane dal Consiglio dei Ministri – che introduce disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs. 14 luglio 2020, n. 75, attuativo della Direttiva UE 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale.
Il testo interviene, apportando alcune modifiche:
- sulla disciplina del reato di appropriazione indebita da parte del funzionario pubblico;
- in tema di congelamento e confisca degli strumenti e dei proventi dei reati o di beni di valore corrispondente;
- in tema d’indebita percezione di erogazioni a carico totale o parziale del Fondo europeo agricolo di garanzia e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale;
- in merito ai reati concernenti le dichiarazioni IVA.
Sotto quest’ultimo profilo, si prevede che quando la condotta è posta in essere al fine di evadere l’IVA nell’ambito di sistemi fraudolenti transfrontalieri, connessi al territorio di almeno un altro Stato membro dell’Unione europea, dai quali consegua o possa conseguire un danno complessivo pari o superiore a 10 milioni di euro, il reato di dichiarazione infedele è punibile a titolo di tentativo.
Fuori dei casi di concorso nel reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, i reati di dichiarazione fraudolenta sono punibili a titolo di tentativo, in presenza delle circostanze di cui al periodo precedente (art. 6, comma 1-bis, D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74).