In Gazzetta il decreto “Ristori-bis”, subito in vigore i nuovi contributi e il rinvio dei versamenti
È stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, e subito entrato in vigore, il decreto “Ristori-bis” (D.L. 9 novembre 2020, n. 149), contenente ulteriori misure di ristoro per le attività economiche colpite, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni deliberate nei giorni scorsi con il D.P.C.M. 3 novembre 2020.
Il provvedimento dispone tra l’altro la proroga al 30 aprile 2021 dei termini di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap dovuto per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, per i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli Isa, individuati dall’art. 98, comma 1 , del “decreto di agosto” (D.L. n. 104/2020):
- operanti nei settori economici indicati negli allegati 1 e 2 al decreto, aventi domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, individuate con le ordinanze del Ministro della salute adottate ai sensi dell’art. 3 del D.P.C.M. 3 novembre 2020 (“zone rosse”), ovvero
- esercenti l’attività di gestione di ristoranti nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto individuate con le ordinanze del Ministro della salute adottate ai sensi dell’art. 2 del D.P.C.M. 3 novembre 2020 (“zone arancioni”).
Tale proroga si applica a prescindere dalla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi.
Vengono inoltre rinviati al 16 marzo 2021 i versamenti di novembre di ritenute, addizionali e IVA per i soggetti la cui attività è stata sospesa o per particolari categorie economiche che risiedono nelle c.d. zone “rosse e arancioni”.
Previsto un ulteriore intervento sul versamento della seconda rata Imu che, per alcune tipologie di soggetti che risiedono nelle Regioni ad alto rischio epidemiologico viene eliminato.