In arrivo le comunicazioni per l’omessa o errata presentazione della dichiarazione IVA per il periodo d’imposta 2021
Con il Provvedimento direttoriale 5 luglio 2022, n. 263062/2022, l’Agenzia delle Entrate ha individuato le modalità con le quali il contribuente viene avvisato in merito alla possibile omessa presentazione della dichiarazione IVA per il periodo d’imposta 2021 o la presentazione della stessa senza quadro VE.
L’anomalia deriva dalla presenza di fatture elettroniche, dai dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti in Italia e dai corrispettivi giornalieri trasmessi. Sulla base di tali dati, il contribuente può presentare la dichiarazione IVA entro 90 giorni dalla scadenza del termine ordinario di presentazione oppure rimediare agli errori od omissioni commessi nelle dichiarazioni presentate mediante il ravvedimento operoso.
Tale comportamento potrà essere posto in essere a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui i soggetti interessati abbiano avuto formale conoscenza, salvo la notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento, nonché il ricevimento di comunicazioni di irregolarità di cui agli articoli 36-bis del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 e 54-bis del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 e degli esiti del controllo formale di cui all’art. 36-ter del D.P.R. n. 600/1973.
I contribuenti che hanno ricevuto tali comunicazioni possono comunque chiedere informazioni o comunicare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti.