Imu, entro il 28 ottobre la pubblicazione delle delibere sul sito del Dipartimento delle Finanze
In caso di mancata pubblicazione delle delibere Imu sul sito www.finanze.gov.it entro il 28 ottobre 2020, si applicano le aliquote e le detrazioni Imu vigenti nel comune per il 2019. Alle stesse conclusioni si deve pervenire qualora il Comune non abbia mai deliberato in materia di aliquote Imu. Pertanto si applicano le seguenti aliquote:
- 0,76 per cento per gli immobili diversi dall’abitazione principale;
- 0,4 per cento per le abitazioni principali di lusso.
Tali precisazioni erano state fornite dal Dipartimento delle Finanze con la Circolare 18 marzo 2020, n. 1/DF, che fornisce alcune importanti precisazioni alla luce delle novità introdotte dall’art. 1, commi da 738 a 782, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 (Legge di bilancio 2020). Nel documento si sottolineava tra l’altro quanto segue:
- rispetto alla disciplina previgente, si considera “parte integrante del fabbricato l’area occupata dalla costruzione e quella che ne costituisce pertinenza esclusivamente ai fini urbanistici, purché accatastata unitariamente (…)” (art. 1, comma 741, lettera a), della richiamata Legge n. 160/2019);
- per quanto attiene agli enti non commerciali:
- ai fini del saldo relativo al 2019, non vi è nessuna novità rispetto alle regole applicabili nel 2019;
- ai fini dell’acconto 2020, le due rate di acconto sono di importo pari ciascuna al 50 per cento dell’imposta complessivamente corrisposta a titolo di Imu e Tasi per l’anno 2019, esclusa la Tasi relativa all’occupante.
Si ricorda che, in linea generale, in sede di acconto il soggetto passivo Imu è tenuto a versare la metà dell’importo corrisposto nel 2019 a titolo di Imu e Tasi (per quest’ultima, quindi, si fa riferimento alla sola quota determinata ai sensi dell’art. 1, comma 681, della Legge n. 147/2013).