Il Fisco non è obbligato a notificare al socio l’avviso di accertamento destinato alla società di persone
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Secondo un consolidato orientamento espresso dalla giurisprudenza di legittimità, l’Amministrazione fiscale non ha l’obbligo di notificare al socio l’avviso di accertamento emesso nei confronti di una società di persone.
Secondo la Corte di Cassazione, in particolare:
- nelle società di persone è il socio che risponde delle obbligazioni sociali, in quanto, in special modo in diritto tributario, i debiti della società sono in realtà debiti dei soci; ù
- di conseguenza, l’accertamento effettuato nei confronti della società produce effetti anche nei confronti del socio;
- il principio, emanato con riferimento alle società di persone, è aplicabile in genere a tutti i soggetti produttivi di redditi in forma associata;
- l’unicità dell’accertamento di cui all’art. 40 del D.P.R. n. 600/1973 non presuppone che l’accertamento relativo alla società e ai soci sia formalmente racchiuso in un unico atto, considerato che lo scopo della norma è raggiunto anche con atti separati derivanti dall’accertamento (questo sì) unitario (in tal senso si richiama la pronuncia della Corte di Cassazione n. 16713/2016);
- il precetto del richiamato art. 40 è impositivo non di un obbligo ma di un onere, la cui inosservanza non comporta l’invalidità dei distinti atti impositivi adottati nei confronti della società e del socio (Cass. n. 17936/2005).
Le considerazioni che precedono sono state ora confermate dalla quinta sezione tributaria della Suprema Corte con la sentenza 12 aprile 2018, n. 32427, depositata lo scorso 14 dicembre.
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