Il Cndcec chiede lo slittamento dei termini “di tutti gli adempimenti in scadenza nelle prossime settimane”
In una lettera inviata ieri al Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha chiesto di “avanzare quanto prima la proposta al Presidente del Consiglio di emanare un apposito DPCM ex art. 12 co. 5 DLgs. 241/97, recante il più ampio slittamento possibile – e comunque per lo meno fino alla fine del corrente anno – di tutti gli adempimenti in scadenza nelle prossime settimane, a cominciare da quelli concernenti il termine del 30 novembre 2020 per la presentazione delle dichiarazioni annuali ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP”.
Nel documento si sottolinea che la norma citata “consente di modificare ‘i termini riguardanti gli adempimenti’ dei contribuenti, dei sostituti e dei responsabili d’imposta ‘relativi a imposte e contributi di cui al presente decreto’, laddove ciò risulti opportuno per tenere conto ‘delle esigenze generali dei contribuenti, dei sostituti e dei responsabili d’imposta o delle esigenze dell’amministrazione’“.
Attualmente – denunciano i commercialisti – “si sta verificando presso molti studi professionali una situazione di oggettivo impedimento lavorativo, derivante dalla malattia conclamata da Covid 19 o dalla necessità di isolamento prudenziale, riguardanti sia i professionisti sia i loro collaboratori”.