Gualtieri: nel decreto “Ristori 5” nuovi criteri di valutazione e rimodulazione della riscossione

Nel quinto decreto “Ristori”, che verrà varato nei prossimi giorni dal Governo, cambieranno i criteri per la concessione degli aiuti ai settori più colpiti dalla crisi economica causata dalla pandemia. Il confronto delle perdite mese su mese lascerà posto ad “un intervento perequativo” con una “valutazione ex post che possa prendere un intero anno”. Lo ha anticipato il Ministro dell’Economia e Finanze, Roberto Gualtieri, ieri durante l’audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato per l’approvazione del disavanzo aggiuntivo di 32 miliardi di euro, che servirà a finanziare i nuovi interventi.

L’intenzione è quella di superare il criterio dei codici Ateco, riformulando anche le percentuali di calo di fatturato richieste, e di erogare gli aiuti a fondo perduto a tutte le categorie, inclusi i professionisti, colpite direttamente o indirettamente dalle misure anti-Covid.

“Grazie allo scostamento di bilancio – ha spiegato il Ministro – proseguiremo e completeremo gli interventi di sostegno già approvati e riconosciuti finora ai settori più colpiti dalla pandemia, che riteniamo debbano proseguire per tutto il tempo necessario”.

Prevista inoltre “la rimodulazione dell’attività di riscossione necessaria per evitare che la ripresa produca assembramenti eccessivi negli uffici dell’Agenzia delle Entrate e diluirne l’impatto”, con un allungamento dei termini della sospensione di cartelle e atti di accertamento, al momento rinviati al 31 gennaio dal D.L. 15 gennaio 2021, n. 3.

Il decreto potrebbe contenere anche il prolungamento di altre 26 settimane di cassa integrazione Covid: la misura – secondo quanto si apprende – sarebbe destinata in via generale a tutti, ma con particolare attenzione a taluni settori maggiormente colpiti dalla crisi, come ad esempio il turismo.