Giustizia Tributaria, scopriamo tutte le novità della riforma
Fa il suo debutto in Gazzetta Ufficiale lo scorso 1° settembre, serie generale n. 204, la L. 130 del 31 agosto 2022 di riforma della giustizia e del processo tributari. Il provvedimento, in linea con le direttive del PNRR, si pone come obiettivo il miglioramento della qualità delle sentenze tributarie e alla riduzione delle liti in Cassazione attraverso:
- la rivisitazione dell’ordinamento degli organi speciali di giustizia tributaria
- e l’introduzione di istituti processuali finalizzati a ridurre il contenzioso in corso e a incentivare l’uniformità dei giudizi in materie analoghe.
La legge entrerà in vigore dal 16 settembre 2022.
Le novità – Tra le novità, l’introduzione di un ruolo autonomo e professionale della magistratura tributaria, con 576 giudici tributari assunti tramite concorso per esami, mentre 100 degli attuali giudici togati, 50 provenienti dalla magistratura ordinaria e 50 dalle altre magistrature, potranno transitare definitivamente e a tempo pieno nella giurisdizione tributaria speciale.
Dal punto di vista processuale, la riforma stabilisce che:
- le controversie di modico valore devono essere assegnate a un giudice monocratico,
- che va incentivata la conciliazione giudiziale
- e definitivamente superato il divieto di prova testimoniale.
Previsto, inoltre, il potenziamento del giudizio di legittimità, con la creazione, in Cassazione, di una sezione civile deputata esclusivamente alla trattazione delle controversie tributarie.
La definitiva professionalizzazione della magistratura tributaria comporta anche un rafforzamento dell’organo di autogoverno dei giudici tributari, presso il quale nasce l’ufficio ispettivo e l’ufficio del massimario nazionale.
Al contempo vengono rafforzate le strutture centrali e territoriali del Mef, le quali si occuperanno della gestione amministrativa delle nuove Corti tributarie.
La riforma fa sì che la giustizia tributaria si adegui ai principi del giusto processo e contribuisca a sostenere l’intero sistema Paese in termini di competitività e richiamo degli investitori esteri.