Fattura o invio dei corrispettivi per il ristorante con consegna a domicilio
Con il Principio di diritto 6 febbraio 2020, n. 3, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla disciplina Iva relativa alle applicazioni che consentono di visualizzare l’offerta di ristoranti italiani affiliati ed effettuare ordini di cibo e bevande, poi consegnati direttamente al domicilio degli acquirenti (consumatori residenti in Italia). In particolare, è stato affermato che l’utilizzo di tale servizio – qualora i relativi costi vengano addebitati ai consumatori – dev’essere documentato tramite:
- fattura, se richiesta dal cliente;
- oppure memorizzazione elettronica ed invio telematico dei corrispettivi giornalieri, ai sensi dell’art. 2 del D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 127.
Tale regola si applica anche con riferimento al servizio di consegna degli ordini, che non riveste carattere accessorio rispetto alla cessione dei beni se non effettuato dal cedente o per suo conto e a sue spese. La conclusione alla quale è approdata l’Agenzia si basa sulla circostanza che il servizio di cui sopra non può essere considerato alla stregua dei “servizi elettronici”, ai sensi dell’art. 7, comma 3, lettera u), del Regolamento Ue 15 marzo 2011, n. 282/2011.
Si ricorda che attraverso il D.M. 10 maggio 2019, sono stati introdotti nuovi esoneri dall’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica degli incassi giornalieri (cosiddetto scontrino elettronico) – di cui all’art. 2, comma 1, del D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 127 – per i soggetti che effettuano attività di commercio al minuto e assimilate, previsto dalla legge di Bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n. 145). Detto obbligo, in particolare, non si applica tra l’altro alle operazioni non soggette all’obbligo di certificazione dei corrispettivi, ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 21 dicembre 1996, n. 696 (vendita di tabacchi, quotidiani e periodici, cessione di alcuni prodotti agricoli, ecc.), del D.M. 13 febbraio 2015 (servizi di stampa e recapito dei duplicati di patente e servizi di gestione e rendicontazione del relativo pagamento) e del D.M. 27 ottobre 2015 (prestazioni di servizi di telecomunicazione, teleradiodiffusione e di servizi elettronici).