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ETS e disciplina giuscontabilistica: nuovo manuale pubblicato dalla Fondazione

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La Riforma del Terzo settore è un tema estremamente rilevante per i professionisti, in generale, e per i commercialisti, in particolare. La pubblicazione e l’entrata in vigore dei Decreti implementativi della Legge delega n. 106 del 6 giugno 2016 concernenti la Riforma, quali, il D.Lgs. n. 117 del 3 luglio 2017 recante il “Codice del Terzo settore” e il D.Lgs. n. 112 del 3 luglio 2017 recante la “Revisione della disciplina in materia di impresa sociale” fanno nascere l’esigenza di ripercorrere la normativa.

La Fondazione nazionale dottori commercialisti ha quindi stilato una guida ad hoc per affrontare la lettura dei testi di legge e dei pronunciamenti ministeriali da parte dei commercialisti, che rivestono tale ruolo cruciale nella gestione degli “enti del Terzo settore”.

Accanto al tradizionale ruolo di consulente fiscale e contabile, l’art. 30 del Codice del Terzo settore ha previsto che un commercialista, unitamente agli altri professionisti di cui all’art. 2397, comma 2 c.c., costituisca la componente “qualificata” dell’organo di controlloTutti i componenti dell’organo di controllo, laddove all’organo sia affidata anche l’attività di revisione legale di cui all’art. 31 del Codice del Terzo settore, o (ovviamente) il revisore legale incaricato devono essere iscritti nell’apposito registro.

La relazione per l’attestazione del patrimonio minimo degli enti del Terzo settore che desiderano acquisire la personalità giuridica deve, poi, essere giurata da un revisore legale (art. 22, comma 4 del Codice del Terzo settore).

A livello tecnico, si deve rilevare che a partire dai bilanci d’esercizio 2021, gli schemi di bilancio sono predisposti secondo gli schemi ministeriali del 5 marzo 2020 e sulla base dell’OIC 35 Principio contabile ETS. La redazione del bilancio, come evidenziato dal testo, richiede una conoscenza specifica delle norme di bilancio.

Stesso discorso dicasi anche per la predisposizione del bilancio sociale di cui alle linee guida ministeriali del 4 luglio 2019, che svolge una funzione comunicativa essenziale, soprattutto per gli enti di maggiori dimensioni.

Tali richieste sono, di fatto, poste a garanzia di tutti gli stakeholder e contribuiscono a legittimare l’attività dell’ente nel suo contesto di riferimento, “giustificando anche il trattamento di favore riservato dallo Stato verso gli enti del Terzo settore.

Per i predetti motivi, la figura del commercialista è essenziale e lo sarà ancora di più quando, con l’attesa autorizzazione della Commissione Europea, entrerà in vigore il nuovo disposto fiscale, e agli iscritti quali esperti fiscali, sarà chiesto di gestire il passaggio nonché l’adozione del nuovo regime.

È in questo contesto che viene ad inserirsi la terza edizione del manuale dedicato alla disciplina giuscontabilistica degli enti del Terzo settore, che interviene a distanza di un anno dalla precedente, e riflette, attraverso il puntuale aggiornamento dei suoi contenuti, la vivacità dell’evoluzione del quadro regolatorio di riferimento, frutto della riflessione comune dell’Amministrazione competente, cioè il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell’OIC, del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e delle rappresentanze del Terzo settore.

In questo arco temporale, infatti, sono stati adottati due provvedimenti che hanno contribuito in maniera significativa ad accrescere l’accountability del Terzo settore:

  • viene in primo luogo in rilievo il D.M. n. 107 del 9 giugno 2022, di adozione delle linee guida per la raccolta fondi degli enti del Terzo settore, in applicazione dell’art. 7 del Codice, che contiene tra l’altro la modellizzazione del rendiconto della raccolta fondi occasionale e della relativa relazione illustrativa
  • e il Decreto direttoriale n. 396 del 13 dicembre 2022, con il quale è stata messa a disposizione degli enti beneficiari del contributo del cinque per mille di importo pari o superiore a 20.000,00 euro una piattaforma informatica dedicata, attraverso la quale gli enti medesimi vengono messi in condizione di adempiere agli obblighi di compilazione, trasmissione e comunicazione di avvenuta pubblicazione del rendiconto, secondo una modalità di completa dematerializzazione della documentazione amministrativa.

Parimenti significativi sono stati i documenti di prassi amministrativa emanati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, come sempre all’esito di un processo di confronto con gli stakeholders di riferimento, che ha agevolato la completezza dell’analisi delle tematiche oggetto degli orientamenti ministeriali, grazie al lavoro pluralistico sotteso ai medesimi.

L’aggiornamento dell’OIC 35, dedicato al principio contabile ETS, ha recepito gli sviluppi citati.

Di particolare interesse risultano infine le pagine del volume che illustrano, attraverso esemplificazioni concrete tratte dalla piattaforma informatica del RUNTS, le modalità di deposito del bilancio.

L’interazione dei dottori commercialisti a questo fondamentale strumento di qualificazione e di pubblicità degli ETS che è il RUNTS non si limita soltanto ai rilevanti adempimenti connessi alla formazione e al deposito del bilancio, essendo essi chiamati a svolgere un ruolo centrale di garanzia di legittimità della posizione dell’ente, come ricordato nella circolare ministeriale n. 9/2022: in essa, infatti, viene esplicitata, con riferimento agli enti già dotati di personalità giuridica, la necessità dell’attualizzazione della sussistenza del requisito del patrimonio minimo, che potrà essere suffragata dalla relazione giurata del revisore legale o della società di revisione, surrogabile da una situazione patrimoniale aggiornata, completa della relazione dell’organo di controllo o del revisore che ne attesta la corretta compilazione.

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