Esenzioni IVA delle ONLUS nel passaggio a ETS: pubblicato un documento di ricerca
La Fondazione Nazionale dei Commercialisti e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) hanno pubblicato un documento in tema di esenzioni IVA delle ONLUS nel passaggio a enti del Terzo Settore.
Come noto, con l’introduzione del Codice del Terzo Settore sono stati previsti alcuni adeguamenti normativi riguardo alle disposizioni di esenzione IVA che interessano le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS), al fine di coordinarle con la prossima abrogazione del regime fiscale loro destinato.
Tali modifiche normative, secondo un’interpretazione letterale che emerge dai documenti della prassi amministrativa, vincolerebbero la fruibilità dei regimi di esenzione IVA oggi destinati alle ONLUS all’acquisizione e conservazione da parte di detti soggetti della natura di Ente del Terzo Settore (ETS) di natura non commerciale.
Il documento approfondisce quindi la tematica in esame al fine di verificare:
- sia se l’orientamento manifestato dalla prassi è in linea con la ratio sottesa alla disciplina normativa di riferimento e con la giurisprudenza della Corte di Giustizia UE,
- sia per valutare l’opportunità di un ulteriore intervento legislativo atto a superare eventuali dubbi interpretativi e difficoltà operative. Intervento che, peraltro, si porrebbe in linea con i principi e criteri direttivi enunciati, con riferimento alla disciplina del Terzo settore, dalla legge delega per la riforma fiscale.
I decreti attuativi della delega fiscale potrebbero, infatti, contenere una revisione in chiave razionale della disciplina IVA vigente che persegua anche la finalità di agevolare le imprese sociali ai fini dell’accesso ai regimi di esenzione previsti per particolari operazioni. In quest’ottica, auspica il documento, il legislatore delegato potrebbe riproporre l’intervento modificativo dell’art. 89, comma 7 , del CTS, già proposto dal Governo in sede di correttivo al CTS, finalizzato a estendere l’ambito di applicazione delle esenzioni di cui all’art. 10, comma 1, nn. 15), 19), 20) e 27-ter), del D.P.R. n. 633/1972, prevedendo la sostituzione della parola “ONLUS” con “enti del Terzo settore, escluse le cooperative sociali, nonché le imprese sociali costituite in forma di società”.
In alternativa, si potrebbe ipotizzare un intervento di revisione e razionalizzazione volto ad armonizzare il regime IVA delle imprese sociali con quello già previsto per le cooperative sociali; prevedendo l’applicazione, anche a tali soggetti, dell’aliquota IVA agevolata al 5% per le prestazioni socio-sanitarie e socio-assistenziali svolte nei confronti delle categorie di soggetti di cui al n. 27-ter), dell’art. 10, comma 1, del medesimo decreto IVA.