Ecobonus veicoli, allo studio le batterie ad alta capacità di accumulo
Il Ministero dello Sviluppo economico “sta dedicando attenzione” al settore delle batterie ad alta capacità di accumulo, che consentiranno ai veicoli elettrici di funzionare come un deposito di energia che può essere utilizzato in caso di mancanza di energia elettrica (tenuto conto altresì della strategia europea sviluppata con la cosiddetta “Battery Alliance”): lo ha affermato ieri il Ministro Stefano Patuanelli nel corso di un question time alla Camera, sottolineando altresì che “è in via di definizione a livello europeo un ‘Important Project of Common European Interest’ che vede il coinvolgimento del nostro Paese con vari stakeholder”.
Il responsabile del Mise ha poi confermato l’intenzione di convocare il tavolo automotive, per favorire la transizione tecnologica verso la mobilità elettrica e a basse emissioni.
Si ricorda che:
- l’art. 1, commi da 1057 a 1064, della legge di Bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n. 145) – attuato con il D.M. 20 marzo 2019– ha introdotto incentivi economici per la rottamazione di veicoli di potenza inferiore o uguale a 11kW (categorie L1e e L3e) e il contestuale acquisto in Italia di veicoli elettrici o ibridi nuovi di fabbrica. In particolare, la norma riconosce a chi nel 2019 acquista in Italia, anche in leasing, un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica, di potenza inferiore o uguale a 11kW, delle categorie L1e e L3e e che consegnino per la rottamazione un veicolo delle medesime categorie di cui siano proprietari o utilizzatori (in caso di leasing, da almeno 12 mesi) un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto fino ad un massimo di 3mila euro qualora il veicolo consegnato per la rottamazione appartenga alle categorie euro 0, 1, 2; 3. Sono ammessi al contributo:
a. i veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica acquistati (anche in leasing) ed immatricolati in Italia, dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, con prezzo – risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice – inferiore a 50mila euro, Iva esclusa (per accedere al contributo, il veicolo deve produrre emissioni di CO2 allo scarico non superiori a 70 g/km);
b. i veicoli a due ruote elettrici o ibridi nuovi di fabbrica, di potenza inferiore o uguale a 11 kW, delle categorie L1e e L3e, acquistati (anche in leasing) ed immatricolati in Italia nel 2019. L’entità del contributo varia in funzione della quantità di emissioni prodotte e a seconda della tipologia di acquisto (con o senza rottamazione); - la fase di prenotazione dell’eco-bonus per i veicoli M1, avviata lo scorso 8 luglio, scadrà il prossimo 20 novembre; a tal fine, sono di categoria M1 i veicoli destinati al trasporto di persone, aventi almeno quattro ruote e al massimo otto posti a sedere, oltre al sedile del conducente (art. 47, comma 2, lettera b), D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 – Codice della strada);
- con la Risoluzione 23 settembre 2019, n. 82/E, l’Agenzia delle Entrate aveva istituito i codici tributo “6903” e “6904”, da utilizzare per poter usufruire (in compensazione con l’F24) dei crediti d’imposta riconosciuti dalla richiamata Legge 145/2018 per l’acquisto di veicoli nuovi di fabbrica di categoria M1 a basse emissioni di CO2 e di categoria L1e, L2e, L3e, L4e,L5e, L6e ed L7e elettrici o ibridi.