Detrazioni fiscali con pagamenti tracciabili, allo studio una proroga di tre mesi
È al vaglio del Ministero dell’economia e delle finanze la possibilità di rinviare l’applicazione del nuovo obbligo, introdotto dal 1° gennaio 2020 dalla legge di Bilancio (legge n. 160/2019 ), che prevede l’utilizzo di forme di pagamento tracciabili al fine di poter beneficiare delle detrazioni fiscali al 19 per cento nelle dichiarazioni del prossimo anno.
La moratoria, che potrebbe essere contenuta in un emendamento al decreto Milleproroghe attualmente all’esame delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, verrebbe incontro alle istanze delle associazioni di categoria e dei Caf che nei giorni scorsi avevano chiesto un intervento dell’Agenzia delle Entrate o del Mef o per rendere più graduale l’entrata in vigore della disposizione, con un rinvio di almeno 60 giorni. Ciò anche nel rispetto dello Statuto del contribuente che prevede lo slittamento di due mesi dall’entrata in vigore di un nuovo obbligo fiscale.
Si ricorda in proposito che l’art. 1, comma 679 , della legge 27 dicembre 2019, n. 160, ha disposto che la detrazione del 19 per cento degli oneri indicati nell’ Tuir, e in altre disposizioni normative, spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con il pagamento tramite bonifico bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciati previsti dall’ del D.Lgs. 9 luglio 1997, n. 241 (assegni bancari e circolari, carte di credito o debito, prepagate ovvero altri strumenti di pagamento elettronico disponibili, che consentano anche l’addebito in conto corrente). La predetta disposizione non si applica alle detrazioni spettanti in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.
L’attuazione della moratoria dovrà tuttavia fare i conti con le esigenze di gettito.