Decreto contro il caro bollette, cambia la norma sulla quarta cessione dei bonus edilizi
Nell’ambito della disciplina dei bonus edilizi, alle banche, in relazione ai crediti per i quali è esaurito il numero delle possibili cessioni del credito, è consentita un’ulteriore cessione esclusivamente a favore dei soggetti con i quali abbiano stipulato un contratto di conto corrente, senza facoltà di ulteriore cessione: lo prevede il nuovo art. 121, comma 1, lettera a), del decreto “Rilancio” (D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modifiche dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77), alla luce delle modifiche apportate in sede di conversione del D.L. 1° marzo 2022, n. 17 , che oggi dovrebbe incassare la fiducia della Camera (Ddl C. 3495-A/R).
Con un nuovo emendamento, approvato ieri dalle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera, è stata completamente riscritta la norma che disciplina la quarta cessione dei crediti.
La nuova versione prevede ora solo per le banche (con esclusione quindi delle assicurazioni e degli altri intermediari finanziari) la possibilità di effettuare una cessione ulteriore dopo le prime tre (una libera e due vincolate). La cessione aggiuntiva sarà però possibile solo nei confronti di soggetti (persone fisiche, imprese o professionisti) con i quali le banche “abbiano concluso un contratto di conto corrente, senza facoltà di ulteriore cessione”. Eliminata infine la responsabilità solidale tra cedente e ultimo cessionario, in caso di recupero del credito per insussistenza totale o parziale delle stesso.
Confermata invece la proroga dal 29 aprile al 15 ottobre 2022, del termine per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle opzioni per la cessione del credito o sconto in fattura per i soggetti Ires e per i titolari di partita IVA, tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre 2022, con riferimento alle comunicazioni di cessione crediti 2021.
Nel provvedimento, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali, anche le norme che dettano la cancellazione degli oneri di sistema per le utenze domestiche per il secondo trimestre 2022 e il potenziamento del bonus sociale.